Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/599

SECONDO 583 quell' anno stesso in cui finì di vivere, avea promessa una perfetta salute. Girolamo Manfredi Astrologo eccellente de’ nostri tempi. Ma non è a stupire che non prevedesse la morte altrui, chi non potè pur prevedere la propria. Perciocchè essendo egli morto nella prossima passata state (il Pico scriveva ciò verso il i4f)3, e l’Ali dosi in fatti (Dott. bologn. di 7 ’eoi. p. 61) dice morto nel i4f)2 il Manfredi) nelle predizioni di quell’anno stesso che gli fu fatale, avea promesso più volte di voler nell’anno seguente predir cose grandi e nuiravigliose. L* Orlandi ne annovera (Scritt. bologn. p. 176) alcune opere mediche, che si hanno alle stampe, e tra esse il libro che poi in altre edizioni fu intitolato Il Perchè, il quale è in somma una traduzione dei Problemi di Aristotele con più giunte. Alcune altre opere mediche del Manfredi in lingua italiana stampate in Bologna nel secolo in cui scriviamo, accenna il Maittaire (Ann. typogr. t 5, pars 2, p. 196) (ec). Il secondo degli astrologi nominati dal Garzoni è Giovanni Pasio, di cui dice che fu fatto cavaliere da Pio II, e che per isfuggir l’ozio diedesi all’astrologia, e in essa scrisse egli pure predizioni maravigliose. Ma di lui non abbiamo, ch’io sappia, cosa alcuna stampala.

XXXIII. Il terzo fra gli astrologi dal Garzoni lodati è Giovanni Bianchini, di cui egli dice soltanto che le Tavole astronomiche da (a) Più distinte notizie intorno alla vita e alle opere del Manfredi si hanno ora negli Scrittori bolognesi del eh. co. Fanluzzi (l. p. 19G, ec.).