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SECONDO 581 superstizione si regolasse egli in qualunque affare col lor consiglio. Ma gli astrologi tanto cari a Filippo Maria non trovarono ugual protezione presso il successore Francesco Sforza, il quale troppo più saggio di esso ben conosceva la loro impostura, e appena faceane alcun conto (Script. rer. ital. vol. 21 , p. 779) (*). Degli astrologi or nominati appena si trova altra memoria ed essi probabilmente non lasciarono opera alcuna in pruova del lor sapere. Antonio Bemardigio però, ossia Beruareggio, che è lo stesso, dovea essere uomo avuto in conto di dotto, perciocché reggiamo eli1 ei fu uno de’ deputati a formare nel 1447 n,,ova università di Milano, di cui abbiam parlato a suo (*) Benché il duca Francesco Maria Sforza non facesse.alcun conto de’ seguaci dell'astrologia giudicinria, essi però non lasciarono di far pompa delle loro imposture nella corte del sovrano medesimo. Ne è pruova un bel codice in pergamena in 4? e assai bene scritto, che si conserva in Mil mo presso I altre volle lodalo sig. D. Carlo de’ Marchesi Trivulzi, e che contiene un voluminoso oroscopo diviso in tre parti, e ciascuna d’esse in più capi, fatto a Galeazzo Maria primogenito e poi successore del detto duca , da Rafaello da V imercate, scrittore non conosciuto dall’Argelati. Al fine di esso si legge: Explicit liber judiciorum in nativitate Comitis Galeazzi Mariae Vicecomitis Lygurum futuri Ducis dignanter electi quem Raphael de Vicomercato composuit. Finis i 1 aie rnartis secundo mensis Junii hora octava precise..Nel primo foglio vedesi vagamente miniato il giovinetto principe in atto di ricevere dalla mano dell’autore genuflesso ai suoi piedi il libro. e nell’estremità di essa si scorge l’arme de’ duchi di Milano , il che ci mostra che fu questo il codice offerto al giovane principe, o al padre di esso.