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5jO LIBRO di Strigonia dello stesso nome e cognome, da noi nominato poc’anzi, e dopo averne lodato il sapere nel Diritto canonico e nell1 amena letteratura, dice che ciò non ostante per la parentela ch’egli avea con quell’arcivescovo, la cui memoria per la ribellione accennata era spiacevole al re Mattia, questi mal volentieri udiva di lui ragionare. Ma accadde, prosiegue egli, che Galeotto Marzio, il quale per C universale sua erudizione e per la sua piacevole ed amena eloquenza era carissimo al re, si trovasse spesso a pericolo de’ suoi beni e ancor della vita; e che pel libro De incognitis vulgo fosse dannato (F eresia. La causa fu finalmente portata innanzi a Sisto IV pontefice, uomo dottissimo, per cui comando Galeotto tratto da orribil prigione recossi a Roma. Ivi Galeotto trovò molti emuli e ni mici fierissimi; ma il pontefice esaminatane la dottrina , lo dichiarò innocente., e gli reti dette interamente f onore e tutti i suoi beni. Siegue poi a narrare clic essendo egli tornato alla corte di Mattia, e avendo nel raccontare le sue avventure fatto intendere al re che Giovanni Vitez, il quale allora trovavasi in Roma, erasi adoperato con sommo impegno in suo favore, e avea fra le altre cose ottenuto che il processo non gli costasse nulla, quell’ottimo principe all’udir ciò depose lo sdegno che avea contro Giovanni, e sollevollo poi a ragguardevoli onori. Fin qui Galeotto. Per qual maniera avvenisse che a lui non bastasse la protezione del re Mattia per sfuggire cotali molestie, e dove ei fosse fatto prigione, egli nol dice. Ma qualche lume maggiore ce ne dà il Giovio, ove ne1