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5 26 Linno stato cacciato. E Giorgio rispondendogli, confessa bensì che da Vicenza era stato cacciato j ma che ciò era avvenuto per opera dello stesso Guarino che, tenendo scuola in Verona, soffriva mal volentieri la vicinanza di un tal rivale. Ciò però non accadde che dopo l’anno 1426. perciocchè nel dicembre del detto anno era Giorgio ancora in Vicenza, come pruova il P. degli Agostini (Scritt. venez. t. 2, p. 56) con un codice della biblioteca di S. Marco, in cui si contiene un opuscolo De si invitate direnili da lui in quel tempo inviato da Vicenza a Domenico Bragadino. Ma non si può differire molto più oltre la partenza di Giorgio da quella città, perciocchè essendo Guarino l’anno 1429 passato a Ferrara, come altrove si proverà, fa d’uopo affermare che innanzi a quel tempo, e mentre egli era ancora a Verona, essa avvenisse. Da Vicenza io credo che si trasferisse Giorgio a Venezia, per sostenervi parimente la cattedra di eloquenza greca , benchè il Zeno affermi che prima in Venezia che in Vicenza ei fosse maestro. Certo era in Venezia nel 1433. Perciocchè Ambrogio camaldolese, in una sua lettera di colà scritta nel giugno di quell’anno a Niccolò Niccoli , ne fa questo magnifico elogio: Giorgio da Trabisonda uomo al certo assai dotto e in greco e in latino e nella sacra letteratura verrebbe ben volentieri a Firenze, se o dal Pubblico, o da qualche privato gli si assegnasse un onesto stipendio. Egli è pieno d ingegno; e non saprei spiegare abbastanza di quanto onore e di quanto vantaggio io credi