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5lG LIBRO morisse, giacché il Papadopoli non reca alcuna pruova di ciò che afferma, cioè che ciò avvenisse nel i486 (a). Paolo Giovio dice soltanto (Elogi p. 79 ed. Ven. 1545) ch’ei morì in età di settanta anni, e aggiugne che essendo egli un solenne ghiottone, il quale consumava tutto il suo ampio stipendio in vivande , morì per aver mangiata un’eccessiva quantità di poponi; il che però io non so su quai fondamenti si racconti dal suddetto scrittore.

XI. Gli elogi con cui abbiamo udito ragionare dell’Argiropulo il Poliziano, il Filelfo ed altri di quell’età , sono una testimonianza bastevole del molto sapere di cui egli era fornito. Ei si occupò singolarmente nel tradurre dal greco in latino parecchie opere d’Aristotele; poichè le traduzioni che ne’ secoli precedenti se n’eran fatte, benchè allora fossero tenute in gran conto, parvero poi nondimeno poco esatte e poco fedeli. Quelle dell’Argiropulo furono ricevute con grande applauso, al che, se crediamo al Giovio, concorse molto la modestia di Teodoro Gaza, che avendo egli pure tradotti alcuni de’ medesimi libri, poichè vide le versioni dell’Argiropulo, diè al fuoco le sue, acciocchè per esse non venisser oscurate le prime, soffrendo ei volentieri la perdita della gloria che gliene sarebbe venuta, per non toglierla a un uomo troppo avido (a) Monsig. Fabbroni accenna una lettera scritta tla l’onta nell’ottobre del i4&9 dall’Argiropulo a Lorenzo de’ Medici (Fila. Laur. Medie, t. 2, p. 10), la qual ci mostra clic in quell’anno egli ancora viveva. 1