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CC. Script. August p. 286; Agost. Scritt. venez. pref. p. 47), gli scrittori padovani e più altri il dicono udinese; e a provarlo recano un epitafio tratto, com’essi dicono, dalla Raccolta inedita del Marcanuova, in cui si dice:

Vir Patavi perit hic; Utinum tulit; ivit ad urbem Adriacam puer: hinc nomine Paulus habet, ec.


Il P. Giacinto della Torre, da me più volte lodato, per accertar questo punto ha fatto esaminare il codice del Marcanuova, che ora si conserva in Venezia presso i signori Patarol, e ne ha avuto riscontro che ivi non si legge cotal epitafio1, ma bensì un altro del tutto diverso, in cui si dice che Paolo era nato in Venezia:

Deditus Augustine tibi sacer Religione Ipse fui, Venetae quem genuistis aquae, ec.


Altri al contrario dicon Paolo natio di Creta, e par che di lui si debba intendere Mattia Palmieri, ove dice: Paulus Cretensis disputator subtilis in Italia agnoscitur (Chron. ad an. 1404 Script. Rer. ital. Flor. vol. 1). In tale incertezza è quasi impossibile il diffinir cosa alcuna; e io perciò

  1. Benchè l’elogio di Paolo Veneto non trovisi nel codice del Marcanuova, esso però fu inserito da Giovanni Candido ne’ suoi Commentarii della Storia del Friuli, e questo scrittore, essendo nato poco «lopo la morte di Paolo, merita fede, e ci mostra se non altro , che il detto epitafio è antico , anzi sembra indicare che fosse posto al sepolcro del medesimo Paolo; e pare perciò assai bene stabilita l’opinione che lo vuol nato in Udine.