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468 LIBRO lino al 141 ^? scritta da Antonio Ncrli, è stata pubblicata dal Muratori (Script. Rer. ital. vol. 24, p. 1069) per tacer d’altre simili cronichette di poco nome. Tra que’ dell’Ordine di S. Domenico io non farò menzione che di Giovanni di Carlo fiorentino di patria, autor delle Vite di alcuni suoi correligiosi celebri per santità, che furon poi pubblicate da Leandro Alberti. Esse si annoverano distintamente da’ PP. Quetif ed Echard (Script. Ord. Praed. t. 1, p. 898, ec.), i quali fanno ancora menzione di qualche altra opera da lui composta. Secondo essi, Giovanni, nato circa il f*1 scolaro di Cristoforo Landino. Ma il ch. canonico Bandini ne fissa (Specimen. Hist.. li ter. FlorenL t. 1, p. 189, ec.) più precisamente la nascita al 1428, e dice che prima egli erasi arrolato tra’ Cisterciensi, da’ quali poscia, a persuasione del Cardinal Domenico Capranica, passò a’ Predicatori. Del che però non veggo quai pruove da lui si arrechino. Ei riflette ancor saggiamente che l’età a cui egli visse, difficilmente potè permettergli di esser discepolo del Landino, il quale a un dipresso gli fu coetaneo, e che se egli il cliiafna talvolta suo maestro, dee credersi da lui usata questa parola sola a spiegare la stima in cui avealo. Ei finalmente ci ha dato un catalogo ancor più diffuso delle opere di questo dotto e pio religioso, delle quali molte si conservano manoscritte nel convento di Santa Maria Novella in Firenze. L’anno in cui Giovanni morisse, non è ben certo, fissandosi da alcuni il 1500, da altri il 1503. Poco parimente ci si offre nella Storia dell’Ordine