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SECONDO 4D7 che per fin ne ritenne gli errori de’ copisti, come osserva il gesuita Bollando (praef. ad Acta SS. p. 21). La mancanza, in cui allor si viveva, de’ lumi e dei monumenti a una saggia critica necessarj, fu cagione che a molti atti sinceri, molti se ne aggiugnessero apocrifi o supposti. Ma ciò non ostante sarà sempre degno di gran lode il Mombrizio per avere battuta il primo la via che è la sola che ci possa condurre alla scoperta del vero, cioè la ricerca degli antichi monumenti; e molti degli atti da lui pubblicati sarebbono forse irreparabilmente periti, se la diligenza di questo laborioso scrittore non ce gli avesse serbati. Ei pubblicò la sua opera in due gran tomi in . foglio; e l’edizione n’è per ogni riguardo magnifica. Essa non ha nota di anno e di stampatore; ma è certo che fu stampata in Milano, e l’epigramma da lui premesso , con cui la offre al celebre Cicco Simonetta, ci mostra ch’ella vide la luce in un di quegli anni in cui questi fu arbitro degli affari di quello Stato. Nè deesi tacere il nome di due editori di Martirologi , amendue agostiniani, il primo de’ quali, cioè Bellino da Padova, pubblicò nel 14t)8 in Venezia il Martirologio romano, il secondo, cioè Bartolommeo da Palazzuolo, diede alle stampe in Pavia l’anno 1487 il Martirologio di Usuardo da sè emendato ed accresciuto.

XXXIII. La storia degli Ordini religiosi non ebbe in questo secolo molti nè molto famosi scrittori, e assai poco è ciò che in questo genere si ha alle stampe. Una breve Cronaca del Monastero di S. Andrea di Mantova dal 1017