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SECONDO Io non farò pure che un cenno di Francesco da Castilione teologo fiorentino, lettore e decano di quella università, canonico di S. Lorenzo, e piovano di S. Appiano in Valdelsa nella diocesi di Firenze. Egli ancora si occupò non in formare un corpo di Vite de’ Santi, ma nello scriverne alcune, e fra le altre quella di S. Antonino arcivescovo di Firenze, con cui avea vissuto oltre a otto anni. Copiose notizie intorno a questo pio e dotto scrittore, degno scolaro di Vittorino da Feltre, si posson vedere presso Apostolo Zeno (Diss. voss. t. 1, p. 362, ec.) che coll’usata sua esattezza di lui ragiona, e dell’opere da lui composte. Aggiugnerò solamente ch’ei fu amicissimo ancora di Girolamo Agliotti abate benedettino, di cui abbiamo molte lettere a lui indirizzate (l. 3, ep. 18, 20, 38, 46; l. 4, ep. 19, 47 J /• 5, ep. 11, ec.), da una delle quali veggiamo (l. 5, ep. 58) che Francesco avea ancora scritta la Vita di Cosimo de’ Medici, il padre della patria, di cui niun fa menzione. Si posson leggere inoltre le diligenti notizie che ci dà il ch. sig. Giangiuseppe Liniti (Notiz. de* Letter. del Friuli, t. 1, p. 365) di Jacopo da Udine autor di alcune operette, e fra le altre della Vita della beata Elena da » Udine; giacchè non è mia intenzione l’annoiare i lettori colf andare minutamente cercando di tutti gli scrittori^di qualche Vita, de’ quali potrei tessere un lungo, ma in quest opera importuno, catalogo.

XXXII. Maggior nome ottenne in questo genere di fatiche Bonino Mombrizio. L’eruditissimo dottor Sassi ha diligentemente raccolte Tiuaboscui, Voi. VII. 3o