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SECONDO 449 loquendi. E altrove dice che già da ottanta anni era la sua famiglia passata a Roma , e annovera le dignità di cui suo padre e i suoi fratelli avean goduto: Nam cum octogesimum jam prope anni un familia Cortesia Urbem magna nominis celebritate colat, cumque in ea diu Antonius Cortesius Pater meus Duodecim virum compendiariorum princeps, et fratres a Diplomatibus Centumviri ac Libellionum triumviri summa opiun in genii que laude praestiterint,, ec. (praef. ad Lib. de Cardin.). Lo scrittor della Vita di Paolo attribuisce ad Antonio certe Istituzioni morali, delle quali non ho alcuna notizia. Ma ben posso aggiugnere che, oltre esse, scrisse Antonio un elegante trattato contro il libro sulla donazione di Costantino di Lorenzo Valla, eh* ei perciò intitolò Antivalla, e di cui ho veduta copia presso il sopralodato marchese Giambattista Cortese. Da Antonio dunque e da una Aldobrandina nacque Paolo in Roma P anno 1465 , ed ebbe due fratelli, Alessandro, di cui diremo tra’ poeti latini, e Lattanzio, che dal re di Napoli Alfonso II fu fatto cavaliere pe’ servigi prestatigli in guerra (P. Cortes, de Cardin. l. 2, p. 63 vers.), e di cui Paolo rammenta una Parafrasi de’ Comentarj di Cesare (de Cardin. l. 2 y p. 95) , ch’io non credo uscita alla luce, e a cui il Coppi Cron. di S. (Gimign.) dà per moglie Maddalena de’ Medici. Gli esempj di tal padre e di

tali fratelli eccitarono in Paolo un uguale ardor

per gli studj. Egli stesso rammenta che, essendo quasi ancora fanciullo , da Alessandro Tiraboschi, Voi. VII. 29