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SECONDO 4^I il dottor Sassi (/list. Typogr. mediai. p. 183, ec.), tracndole singolarmente dalla lettera con cui Masello Venia da Benevento gli dedicò l1 edizione dell1 Opere di S. Ambrogio da lui fatta in Milano verso il 1477 e di essa noi pure (qui ci varremo, poichè il suddetto scrittore l’ha di nuovo data alla luce (ib), p. 467;). Ambrogio entrato nell1 Ordine agostiniano, e mandato agli studi nell1 università di Perugia, vi ebbe l’onore del magistero, e fattone poscia reggente e decano, vi sostenne con sommo applauso la lettura di teologia. Per sedici anni si trattenne in Roma a trattare le cause innanzi al pontefice, il che come potesse farsi da un religioso, poiché f autor della lettera non cel dice, invano ci affaticheremmo a cercarlo. In essa ancor si rammentano l’impiego di provinciale della provincia romana che contro il consueto egli ebbe per nove anni continui, l’ampio stipendio con cui fu condotto a leggere filosofia e teologia nell’università di Roma , il plauso eli’ egli avea ottenuto parlando in non so quale occasione innanzi a Ferdinando re di Napoli, l’impiego di procuratore della sua religione che per sette anni avea sostenuto, e quello in cui allor si trovava di vicario generale (e ne fu poi eletto ancor generale nell’anno 1476 le), Virtù singolari di cui era adorno, il zelo con cui adoperavasi per far risorgere all’antico splendore la sua religione, singolarmente coll’avvivare gli studj, la riforma da lui introdotta nel convento di S. Maria del Popolo in Roma , e la bella fabbrica finalmente di quel convento e di quel