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SECONDO 407 libri, e mantenerlo a sue spese nelle pubbliche scuole. Ei frequentò prima quelle di Perugia, poi quelle di Padova e di Bologna. Il Papadopoli (Hist. Gymn. patav. t. 1, p. 214), il Facciolati Fasti Gymn. patav. pars 2, p. 24) e più altri aggiungono che in Padova ei tenne ancora scuola di canoni, il che benchè si taccia da’ due mentovati scrittori, confermasi nondimeno dalla testimonianza di Battista Poggio, figliuol di Poggio fiorentino, che narra aver lui avuto in Padova a suo scolaro Domenico da Capranica, che fu poi cardinale, come diremo fra poco. Passò il Cesarini da Padova alla corte del Cardinal Branda da Castiglione, il quale, andando legato in Boemia, seco condusse Giuliano; e questi cominciò ivi a dare singolari pruove del suo sapere non meno che della sua destrezza nel maneggio de’ più difficili affari. Quindi, tornato a Roma, e fatto da Martino V uditore della Camera apostolica, fu da lui inviato col carattere di suo nuncio prima in Francia , poscia in Inghilterra , nelle quali ambasciate ei sostenne con ammirabil fermezza i diritti della Chiesa romana. Fra le molte lodi che il Poggio a questa occasione ne dice, ei rileva quella singolarmente di non aver mai accettato dono di sorta alcuna, talchè ei tornossene a Roma lasciando grande ammirazione delle sue virtù in que’ medesimi a cui dispiacevan le cose da lui in que’ regni operate. Martino V, grato alle fatiche e al zelo di questo suo fedele ministro, il sollevò all’onore della sacra porpora nel 1 \ 2(1. e poscia