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382 LIBRO diversità di racconto negli altri scrittori; perciocchè Pietro Martire dice che Sebastiano armò a sue proprie spese due navi: Bacone narra che una nave fu armata dal re, e che ad essa tre piccioli legni aggiunsero alcuni mercanti di Londra, carichi di lor mercanzie. Ma di troppo poco momento sono cotai differenze, per trattenerci a disputarne.

XXV. Anche nel descrivere il viaggio di Sebastiano non son del tutto tra lor concordi i suddetti scrittori. Bacone afferma, citando la relazione, ora smarrita , che ne diede al suo ritorno lo stesso Cabotto, il quale mostrava ancora la carta della sua navigazione; afferma, dico, che andando tra settentrione e ponente, costeggiò il lato boreale della terra di Labrador fino all’altezza di sessanta selle gradi e mezzo, trovando sempre il mar libero ed aperto; ma perché, e per qual via tornasse, nol dice. Il gentiluom mantovano fa dire al Cabotto, che fece vela verso maestro, pensando di non trovar terra fino al Catay, e di là volgere all’Indie orientali, ma che giunto fino agli 86 gradi, e avvedendosi che la costa piegava sempre verso levante, diede addietro, e piegando verso la linea equinoziale costeggiò il paese che fu • poi detto Florida, sempre colla speranza di ritrovare il passaggio all’Indie orientali, finchè la mancanza de’ viveri nol costrinse a tornarsene in Inghilterra. Queste due relazioni non hanno altra diversità tra loro che nel numero de’ gradi a cui giunse il Cabotto, nel che può essere corso errore o nell una o nell’altra. Pietro Martire finalmente racconta, e dice egli