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PRIMO * 3^9 al Brasile, e approdò alla Baia di Tutti i Santi, alla quale dice che si pose allora quel nome, e tornò poscia a Lisbona a’ 18 di giugno del 1504. Convien credere che dopo questi due viaggi fatti pel re di Portogallo, la corte di Spagna il volesse un’altra volta a’ suoi servigi , come da ciò che poc’anzi si è detto, è manifesto. Anzi, se è vero ciò che narra Giovanni Lopez di Pintho, citato dal canonico Bandini (l. c. p. 63), cioè ch’ei morisse l’anno 1516, e fosse sepolto nell’Isola Terzera, mentre intraprendeva un altro viaggio, egli è evidente che fu di nuovo destinato a fare altre scoperte, Io desidero che si scuoprano un giorno tai monumenti che mettano in chiaro, più che non si è potuto finora , la vita di questo celebre Fiorentino, che forse è stato troppo lodato da alcuni, e troppo da altri biasimato. Altre notizie appartenenti a lui e a qualche altra opera che sembra eli’ egli avesse composta , ma di cui nulla ci è giunto, e a un suo nipote erede di Amerigo nella scienza del navigare, e viaggiatore esso pure, si posson vedere nell’erudito e più volte citato libro del canonico Bandini.

XXIV. Col Colombo e col Vespucci gareggiò a’ tempi medesimi nell’ardire e nella scienza del navigare un Veneziano, cioè Giovanni Cabotto, il quale prima di ogni altro ardì di tentare il passaggio pel mare del Nord all’Indie orientali. Era egli di profession mercante, e per cagion di traffico era passato nell’Inghilterra insieme con un suo figliuol Sebastiano. Ivi egli concepì il pensiero di tentare il sopraccennato passaggio, e propostolo al re Arri go VII.