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PRIMO OO7 a’ maggiori studj, nè di eleganza di stile acquistata con quello della gramatica; perciocchè ei dice di se medesimo, che ei non ardiva di scriver lettere latine senza il maestro, e che occupavasi nel ricopiare le regole e i latini: Quo absente nondum audeo Latinas ad vos literas dare: vernacula vero lingua nonnihil erubesco. Fui praeterea in exscribendis regulis ac Latinis , ut ita loquar, occupatus, ut in redi tu vobis ostendere valeam libellum, in quo illa ex vestra sententia colliguntur. Verso l'anno 1490 fu Amerigo inviato da Anastagio suo padre a esercitare la mercatura in Ispagna. Il canonico Bandini però crede eh* egli prima di questo viaggio molti ne avesse fatti per mare affin di addestrarsi alla scoperta del nuovo mondo. Ei ne adduce per pruova il poema intitolato l’America di Girolamo Bartolommei, in cui introduce Amerigo a narrare al re d’Etiopia i viaggi che ei fatti avea nell’Inghilterra e nell’Irlanda, tentando ancora di avanzarsi più oltre, finchè il mare agghiacciato nol costrinsero a volgere addietro. Ma, a dir vero, io bramerei che a pruova di tali viaggi si potesse addurre autorità più valevole di quella di uno scrittore vissuto alla metà del secolo XVII , e, ciò che è più, di un poeta. Recatosi dunque Amerigo a Siviglia, mentre ivi si trattiene occupandosi nella mercatura , udì parlare dell' isole dal Colombo scoperte, e invogliossi egli pure di entrare a parte di quella gloria a cui vedea innalzato il Colombo, e finalmente l’ottenne, venendo egli pur destinato dal re Ferdinando a continuare la scoperta del nuovo mondo.