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PRIMO 347 tura, c il tenne per qualche tempo alle scuole, ove cominciarono a svilupparsi in lui quelle idee che poscia il condussero a riconoscere l’esistenza (li un nuovo mondo, e ad andarne ei (p. 2o3). Ed esso rende sempre più certa e indubitabile l’opinione che il Colombo nacque veramente in Genova; perciocchè egli dice: que stendoyo navido en Genova. Il valoroso autore di questo elogio arreca altre pruove (p. 6), per le quali sembra che debba cessare ogni dubbio. Ivi si riferiscono gli argomenti da me adottati in favore de’ Piacentini solo a provare che la famiglia del Colombo traesse la sua origine da Pradello, e si adducono due motivi singolarmente per dubitare della loro autenticità. Il primo si è quel medesimo propostomi dal sig. Tommaso Belloro, e a cui mi sono già studiato di soddisfare nella nota presente. L’altro si è il dirsi nel documento piacentino accennato del 1481 che Cristoforo e Bartolommeo fossero già da dieci anni partiti per andarsene ad isole incognite, mentre in quel tempo eran ben lungi i fratelli dall intraprendere le loro scoperte, e non si recarono all1 isole incognite, che nel 1492. E certo, se in quel documento si affermasse che essi già erano dalla Spagna partiti per andare in traccia di quell’isole, esso dovrebbesi necessariamente rimirare come supposto. Ma solo in esso si dice che si allontanaron da Genova, e andarono ad isole incognite. Or non potevan essi fin da quel tempo averne formato il progetto? Non potevan essi, abbandonando la patria, dire a’ loro amici che volevano andar cercando isole finallora non conosciute? In questo senso a me sembra che si possa spiegare il monumento piacentino senza rigettarlo, come supposto , perchè esso per altra parte non si oppone al punto principale, cioè che il Colombo nascesse in Genova. Questa opinione confermasi sempre più chiaramente da un codicillo original del Colombo , scritto sedici giorni innanzi alla sua morte, che trovasi in un Ufficio della B. V. a lui già donato da Alessandro VI, e che or conservasi nella celebre libreria Corsini in Roma, come mi ha avvertito il ch. sig. aliale