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PRIMO »9 armata in Italia, l’anno 1494j la corse da vincitore, e intimorì per tal modo il re Alfonso II, succeduto frattanto a Ferdinando suo padre, che questi veggendosi per la sua crudeltà odiato da’ sudditi, e sperando che Ferdinando suo figlio sarebbe stato più fedelmente da essi difeso, credette più opportuno consiglio rinunciargli il regno, come in fatti egli fece sul principio del 1495, ritirandosi in un monastero della Sicilia, ove morì nel novembre dello stesso anno. Carlo frattanto colle vincitrici sue schiere entrato, nel 1495, nel regno di Napoli, sel vide in poco tempo quasi interamente soggetto; e l’infelice re Ferdinando a gran pena potè salvarsi nel castello d’Ischia. Sì felici successi dell’armi francesi risvegliarono non irragionevol timore ne’ principi italiani, che alla conquista del regno di Napoli succeder dovesse quella di tutta l’Italia. Più degli altri temeane Lodovico il Moro3 e perciò egli ordì con più altri principi una potente lega contro quel re medesimo da lui chiamato in Italia. Non videsi forse mai rivoluzione sì improvvisa di cose. Alla nuova di cotal lega atterrito il re Carlo, abbandonato subito il regno di Napoli, e traversata non senza pericol l’Italia, lo stesso anno 1tornossene in Francia; e Ferdinando in poco tempo cogli ajuti singolarmente di Ferdinando il Cattolico re d’Aragona e di Sicilia, e suo stretto parente, si vide di nuovo padrone quasi di tutto il regno. Ma nel meglio de’ suoi fi lici successi venuto a morte l’anno 1496 lasciò erede del riacquistato suo trono Federigo suo zio paterno. Carlo frattanto ardeva di desiderio di ricuperare