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324 LIBRO lui è più glorioso, si è che queste relazioni sono le più antiche che ci siano rimaste intorno a quelle navigazioni. Così osservano, non solo l’esattissimo Foscarini (l. citi p. 421), ma anche gli autori della General Raccolta dei Viaggi , che non saranno , cred’io , sospetti di soverchia parzialità: Ciò che dà maggior pregio, dicon essi (Hi st. Géncr. des Voyag, t. (6. p. 330, éd. de Paris 1749 in 12), alle relazioni di lui, si è ch’esse sono le più antiche che ci sian rimaste intorno alle navigazioni de’ Portoghesi. Se ve ne ha alcune anteriori, esse non sono che brevi estratti e semplici compendj , fatti da tali storici che non meritano il nome di Giornali de’ Viaggiatori. Il Cade mosto era uomo di spirito e di talento, e di amendue queste doti ha fatto uso continuo nella sua opera. Se se ne traggono alcune circostanze ,1] nelle quali non si può dubitare che. ei non sia stato ingannato da’ mercanti africani, come suole accadere alla più parte de’ viaggiatori, noi non abbiamo giornale alcuno più curioso e più interessante di questo. Vi si troverà singolarmente una assai utile spiegazione sul commercio d oro di Tombuto, e su principali rami di esso, poco noto a’ nostri viaggiatori; il che ci fa vedere che non è già la moltitudine degli scrittori che rischiari le cose non ancor ben conosciute, e che un autore illuminato dà una più giusta idea de’ paesi da lui veduti, che venti viaggiatori mediocri che rendan conto de’ paesi medesimi. Le relazioni del Mosto furon pubblicate primieramente in Vicenza nel 1507, poscia l’anno seguente in