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3 18 LIPRO egli avea segnate le prime scoperte da essi fatte, e nelle spiegazioni allo stesso planisfero aggiunte avea fatto cenno di averne avuta contezza da alcuni de’ medesimi Portoghesi venuti forse per occasion di commercio a Venezia. A lui fu adunque dal re Alfonso commesso il formare un planisfero somigliante al già mentovato, in cui, alle coste di già da’ Portoghesi scoperte aggiugnendosi ciò che ei colf indifesso studio su tale argomento avea potuto conoscere, si venisse ad insegnare a’ nocchieri quale strada dovean tenere. Il sopraddetto scrittore avverte in fatti che nel monastero di Murano conservasi ancora un codice in cui si veggon notate le spese che per questo planisfero si andavano successivamente facendo, e che esse cominciano al 1457 e finiscono nel 1459 quando compiuto il lavoro, fu il planisfero mandato a Lisbona. E sembra certo, aggiugne egli, che questo sia quel medesimo che l’anno 1528 esisteva nella badia de’ Benedettini d’Alcobaza, ove, secondo il racconto di Antonio Galvano, fu veduto da Francesco da Sousa Tauvarez. Egli osserva ancora, che Francesco Alvarez, scrittor vicino a que’ tempi, racconta che a’ capitani di due caravelle, inviate a fare scoperte nel 1487 fu data una carta da navigare copiata da un Mappamondo, e ne congettura con assai probabile fondamento che il planisfero di f Mauro serviva di norma a formar le carte geografiche ad uso de’ nocchieri. Del planisfero di S. Michele in Murano danno ancor più copiose notizie i PP. Mittarelli e Costadoni