Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo VI, parte 1, Classici italiani, 1824, VII.djvu/329

PRIMO 3 »3 dovca contenersi, gli dice che mandi a Roma tutti i suoi monumenti, che li faccia offrire al pontefice, pregandolo a gradirne in dono un de’ migliori, e a stabilire ei medesimo il prezzo agli altri; ma insieme gli aggiugne che il pontefice non vorrà certamente ricevere un tal donativo. In fatti lo stesso Platina, a cui certo niuno apporrà la taccia di avere adulato questo pontefice, afferma che da ogni parte ei raccoglieva statue antiche ad ornamento di un suo palazzo: Quippe qui statuas veterum undique ex tota urbe conquisitas in suas illas aedes , quas sub Capitolio construebat, congereret (a). Così i sovrani, non meno che i privati, con questa diligente ricerca delle antichità riparavano, quanto più era possibile, il grave danno che l’indolenza de’ lor maggiori avea ad esse recato (*). (a) Dell' impegno di Paolo 11 nel raccoglier medaglie, staine e altri monumenti dell’antichità. si possono vedere altre lestmonianze nell.» \ ita che ne ha scritta il Canensio, pubblicata dal Cardinal Querini, e in quella che ne ha seri ita Gaspare veronese, il cui primo libro è stato pubblicato dall’abate Marini (Digli Archiatri pontif f. i , p. 179), che più altre pruove nc ha recate nelle Note alla \ ila medesima aggiunte (ivi p. ipH). (*) Tra’ collettori delle antichità nel secolo XV. deesi anche annoverare Pandolfo Collenucci, altrove da noi rammentato. L eruditissimo sig. Annibale degli Abati Olivieri ha osservato (Diss. sopra il Dittico (Quir.), che per testimonianza di Giglio Gregorio Giraldi fu egli il primo che si accingesse a raccogliere iscrizioni etnische. F.truscorurn inquarti , dice questo scrittore (De Poetar. Hist. di al. J, Opus. t. 2, p. 16, ed. A ni stelo:!. 1 bqG), quorum litlcraruni adtiuc eutant charactercs