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3f)0 LIBRO

IX. Due lettere del Filelfo scritte da Milano, l’una a Francesco Barbaro, l’altra a Leonardo Giustiniani (l. 5, ep. 22, 23), al fine dell’anno 1442 e consegnate per avventura allo stesso Ciriaco, ci mostrano che questi avea risoluto di andar da Milano di nuovo a Venezia. Se ei veramente vi andasse, e quando, non saprei affermarlo. Ma è certo che questo instancabile viaggiatore un altro viaggio intraprese verso l’Oriente. Ne abbiamo un solo frammento nel codice trivigiano (p. 140 ec)? in cui descrive alcuni monasteri da lui veduti in Grecia, e i libri da lui osservati nelle loro biblioteche, e in esso due volte e in due diverse maniere esprime l’anno che allora correva: ri 11 Kalendas Januarias anno milleno quatercenteno quinto et quaderno, e poscia Eugenii P. An. XIII, cioè nell’anno 1445 Io credo perciò, che sia corso error nella data di una lettera del Filelfo, in cui ringrazia Ciriaco di quattro iscrizioni che avea portate dalla Morea: Reddita, sunt mihi quatuor pulekerrima epigramma fa, quae nuper ex Peloponneso in Italiam advexisti (l. 5, ep. 50). Essa è segnata a’ 3i di ottobre del 1444- se ,nel dicembre del 1445 Ciriaco era ancora in Grecia, non par possibile ch’ei ne fosse tornato nell’anno innanzi; se pure non vogliam credere che due diversi viaggi in quei due anni facesse Ciriaco In un’altra lettera, scritta nel dicembre del i (4^ (l. (6, ep. 4t)) lo ringrazia parimente il Filelfo di altre iscrizioni mandategli, e di una singolarmente del sepolcro d’Omero , che Ciriaco si lusingava, come ha fatto con ugualmente infelice