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PRIMO 2(Ó rogaUi clari et optimi Samuelis fil. Jacobini Tridentensis (l. Tradatensis) viri magnanimi Ulte ac ingenio atque omni virtute decorati, qui ad illustrissimam dicatus est Gunzagiam Regiam, ec. E di questo codice ancora si può dire ciò che di altri scritti per man di Felice osservò il marchese Maffei, cioè ch’essi sono con molta pulitezza trascritti (/ t. illustr. par. 2, p. 191, ed. in 8), benchè pure vi sieno non pochi errori. La Vita di Ciriaco non giunge che all’anno 1433, o perchè lo Scalamonti non si stendesse più oltre, o perchè il Feliciano questa parte sola ne trascrivesse. A ciò però, che vi manca , suppliscono molti frammenti dal medesimo Feliciano aggiunti, che contengono lettere e opuscoli di Ciriaco, e iscrizioni da lui vedute, e descrizioni di altri suoi viaggi, e poesie in lode di esso, ed altri simili monumenti, de’ quali faremo uso. La prefazione dallo Scalamonti indirizzata a Lauro Querini è stata già pubblicata dal P. degli Agostini (Scritt. venez. t. 1, p. 227.ec.), e in essa ei diceche quanto gli scrive intorno a Ciriaco, allor già morto, avea egli parte raccolto dalla madre, da’ parenti, da lui medesimo, parte veduto egli stesso per la lunga amicizia che tra essi era stata. Quindi deesi questo considerare come autorevolissimo monumento, e tanto più importante, quanto più belle e sconosciute son le notizie che ci somministra. E forse mi risolverò un giorno a darlo alla luce, sicuro di recar con esso molto vantaggio alla storia di que’ tempi (a). (a) L‘ idea formala, e in parie già eseguila dal