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PRIMO » 243 dal Memoriale da essi presentato, l'anno 1472 a Sisto IV, come da’ caratteri guasti e corrosi clf essi adoperarono in qualche edizione fatta F anno seguente. Ma io non vo’ allungarmi a svolgere le vicende e le brighe degli stampatori, e mi basta accennare i progressi dell’arte, e quanto rapidamente ella si venisse spargendo per tutta l’Italia.

XXXI. Venezia aveva già stampatori nel 1469, nel qual anno, come sopra si è detto, Giovanni da Spira pubblicò le Epistole familiari di Cicerone. A lui nell’anno seguente sottentrò Vendelino suo fratello, e poi Niccolò Jenson elegantissimo stampatore, e Cristoforo Valdarfer; e in pochi anni crebbe oltre ogni credere in quella città il numero de’ professori di quest’arte, che sembrava aver fin d’allora posto in essa il suo regno. Nello stesso anno 1469 abbiam certamente libri stampati a Milano, e il ch. dottor Sassi rammenta, sull’autorità del Fabricio e della biblioteca Barberina, l’edizione del poema sacro di Aratore, e su quella di Cornelio da Beughem e del Maittaire le Epistole latine d’Uomini illustri, amendue libri stampati nel detto anno (Ili st. Typogr. mediol. n. 5:9). Essi però non ci indicano chi ne fosse lo stampatore. Filippo Lavagna, Antonio Zarotto e Cristoforo \ aldarfer nominato poc’anzi, sono i più antichi, de’ quali e di più altri ha parlato con singolare esattezza il suddetto scrittore , e non giova perciò, ch’io mi trattenga a dirne più oltre (a). Ma non vuolsi tacere cbe (a) Il P. Lairc ha avvertilo che l’edizione di Ara-