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228 LIBRO quattro sole lettere ci sono rimaste, tre delle quali sono ancor manoscritte, una è stata data alla luce dal Cardinal Quesini insieme con due altre a lui scritte da Lodovico Foscarini. Ei morì.a’ 13 di luglio del t. (67 (a), e nel suo testamento ordinò che i suoi libri fossero consegnati alla chiesa maggiore di S. Daniello, e ivi custoditi a pubblica utilità, sicchè fosse lecito ad ognuno, con licenza del Consiglio, funa dare a leggerli, ma non già il trasportarli altrove. Ma l’intenzione di Guarnerio, come più volte accadde, non ebbe effetto; perciocché, ad assicurare la conservazione de’ libri, furon essi gelosamente rinchiusi sotto tre chiavi, e così rimasero inutili fino a non molti anni addietro, quando Avendo monsignor Fontanini lasciata la sua biblioteca alla stessa Comunità di S. Daniello, a patto che ad essa si unisse quella di Guarniero, questa fu finalmente tratta di carcere,e fabbricata a pubbliche spese una nobile e ben disposta stanza a tal fine, amendue le biblioteche vi venner riposte, e a comune vantaggio rendute pubbliche.

XXV. Le biblioteche, delle quali abbiamo finor ragionato, giovarono lungo tempo agli (a) La morte di Guarnerio deesi certamente fissare a’ 10 d’ottobre del »466, come dal Necrologio della chiesa di S. Daniello, meglio esaminato, ha raccolto il sig. abate Domenico Ongaro nelle Memorie sue inss. sulla Storia letteraria del Friuli , in cui più altre notizie riguardo alla persona e alla biblioteca di Guarucrio ha studiosamente raccolte, cose ch’io debbo con mio dispiacere omuiettere, per non uscir da’ confini che mi sono prefisso.