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2 1G LIBRO ancora le serie degli scrittori della biblioteca Vaticana (l. cit. p. G«j)j ma a questo secolo non appartengono che Pietro Demetrio da Lucca e Giovanni Chadel francese, nominati da Sisto IV a questo impiego l’anno 14&f il primo dei quali visse fino al 1511, e da Jacopo Volterrano è detto uomo erudito non men.che cortese e piacevole (Script. Rer. ital. vol. 23, p. 175), il secondo fino al 1512. Essi però poteano aggiugnere ancora tra’ bibliotecarj o tra’ custodi Giovanni Tortelli, a cui abbiamo veduto che fu da Niccolò V a (fidata la cura della sua biblioteca. Vuolsi aggiugner per ultimo, che il Platina formò l’inventario di questa biblioteca disposto secondo l’ordine della materie. Lo Slruvio ne ebbe copia, e ne inserì un estratto nel IV tomo degli Atti letterarj da lui pubblicati. Ma non avendo io veduta quest’opera, non posso darne più esatta notizia.

XIX. I marchesi di Ferrara frattanto non perdonarono essi ancora a diligenze e a spese per accrescere sempre più la loro biblioteca, che già da oltre ad un secolo , come abbiamo altrove osservato, avea cominciato a formarsi. Gli onori ed i premj con cui essi nel decorso di questo secolo invitarono i più dotti uomini alla lor corte e alla loro università, bastano a farci comprendere che non minore magnificenza si nomina per successore de’ due suddetti Spagnuoli: ma avendone poi trovato autentico documento, da cui raccogliesi che Giulio II nel 15o5 nomina arcivescovo di Ragusi Giuliano M affisi da Volterra, gii» vescovo di Bcrlinoro e suo bibliotecario, lia cambiata opinione (l. 2 , p. 3Go).