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iq6 libro data una pruova in tempo che pareva a tutt’altro opportuno, che a raccogliere libri, cioè fanno i j33, in cui trovandosi esule dalla patria in Venezia, nel monastero di S. Giorgio Maggiore unì insieme gran copia di codici, e a que’ monaci ne fe’ dono. Ne abbiam la memoria presso il Vasari, il quale nella Vita di Michelozzo Michelozzi scultore e architetto fiorentino così ne dice (Vite, de’ Pittori, ec. t. 2, p. 1 ^9 ed. di Fir. 1771) * Essendo l’anno 1433 Cosimo mandato in esilio, Michelozzo, che lo amava infinitamente, e gli era fedelissimo, spontaneamente lo accompagnò a Venezia, e seco volle sempre, mentre vi stette, dimorare; là dove oltre a molti disegni e modelli, che vi fece, di abitazioni private e pubbliche, ornamenti per gli amici di Cosimo e per molti gentiluomini, fece per ordine ed a spese di Cosimo la libreria del Monastero di S. Giorgio Maggiore, luogo dei Monaci neri di Santa Giustina , che fu finita non solo di muraglia, di banchi, di legnami, ed altri ornamenti, ma ripiena di molti libri. E questo fu il trattenimento e lo spasso di Cosimo in quell esilio, dal quale essendo V anno 14^4 richiamato alla patria, tornò quasi trionfante, e Michelozzo con esso lui. Della qual biblioteca altri più antichi e autentici monumenti si adducono dal canonico Biscioni e dal canonico Bandini nelle erudite prefazioni da essi premesse a’ lor Cataloghi dei Codici della biblioteca Laurenziana. Ma essa nel i(S14 per la nuova fabbrica del monastero venne distrutta; e credesi che i codici ancora sien tutti miseramente periti. Due