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PKIMU l^I Verona, Giovanni Aurispa e Francesco Filelfo. Così rendevasi egli benemerito delle lettere e de’ dotti, a’ quali al medesimo tempo dava in se stesso un perfetto modello di erudizione e di dottrina. Versatissimo nella lingua greca e nella latina, in questa singolarmente era sì bene istruito , che poteva render ragione di ogni parola; e di ogni antico scrittore sapeva non solo il nome, ma tutte l’opere ancora. Avea così presente ogni cosa che a storia , o a cosmografia appartenga , come se veduto avesse ogni luogo, e di ogni fatto fosse stato ei medesimo spettatore. Anche alla sacra Scrittura erasi applicato per modo, che pareva averne fatto il suo unico studio. Amantissimo delle antichità d1 ogni maniera,.aveane fatta in sua casa una insigne raccolta. Uomo al medesimo tempo di gentil (tratto , di costumi onestissimi, di singolare pietà, lontano, benchè povero, da ogni pensier di guadagno, e schivo anche degl’innocenti piaceri, volle viver sempre privato e celibe, e a niuno non diè mai occasione d’offesa, intento soltanto ad istruirsi vie maggiormente in ogni sorta di studj, e a render più agevole a tutti il loro coltivamento. Così egli visse a sè solo e alle lettere fino alla morte, da cui fu rapito a’ 23 di gennaio del j (3y , essendo egli in età di seltanlatrè anni (ib. p. 82).

X. Questo è il carattere che’ del Niccoli ci fanno i sopraccennati scrittori. Ma non dobbiamo dissimulare che altri ne parlano molto diversamente. Guarino e Francesco Filelfo scrisser contro di lui sanguinose invettive, come