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PRIMO 1-3 nate per occasione de’ codici, ci fan vedere fin dove possa giungere l’amor della gloria, e un emulazione die è lodevole, finchè si contiene entro giusti confini e non passa a divenir fanatismo. E ciò accadde, a dir vero, non poche volte a’ tempi di cui scriviamo. Ma forse era ciò necessario a squarciare le dense tenebre dell’ignoranza, fra cui i nostri maggiori erano stati sì lungo tempo involti) e alf estrema loro indolenza nel trascurare i libri, facea d’uopo f opporre un1 estrema premura nel ricercarli. Ma fosse o no eccessivo 1 ardore de’ dotti Italiani di questo secolo nell’andare in traccia dei codici , è certo che ad essi principalmente dee tutta f Europa f aver ricuperate molte opere degli antichi scrittori, che senza essi sarebbon tuttora dimenticate, e forse si sarebbon perdute senza riparo. Quasi tutti gli autori classici ritrovati furono o in Italia, o, se altrove, dagli Italiani j quasi tutti furono col confronto di varj codici dagli Italiani emendati, come allor poteasi meglio; quasi tutti furono per la prima volta pubblicati in Italia; e in Italia, prima che altrove, si videro quelle copiose e splendide biblioteche che sono anche al presente oggetto di maraviglia a chi le rimira. Egli è questo perciò un punto che troppo interessa la gloria delf italiana letteratura, perchè non debba qui essere esaminato colla maggior esattezza che sia possibile ] e io non perdonerò a fatica nè a diligenza per porlo in tal luce, che gli stranieri ancora costretti sieno a confessare che di vantaggio sì grande essi son debitori all’Italia.