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15a libro raccoglieva in Firenze nel convento di S. Spirito de’ Frati Agostiniani. L’unico monumento ch’io ne ritrovo, si è la Vita di Giannozzo INI a net ti, scritta da Naldo Naldi, e pubblicata dal Muratori (Script. rer. ital. vol. 20, p. 521,ec.). perciocchè in essa si narra che il Manetti ne’ primi anni di sua gioventù (ed egli era nato l’anno 13t)6) vi interveniva continuamente, e giovavasi assai del sapere de’ dotti uomini onde ella era composta. Rechiamo tradotto in lingua italiana il passo in cui ne ragiona, che ci dà un’assai vantaggiosa idea di questa radunanza. Fiorivano allora, dice il Naldi (ib. p. 531), fra’ religiosi che abitavano il convento di San Spirito, molti che ogni giorno svolgevano dottamente qualunque quistione che appartenesse alla dialettica, alla fisica e alla metafisica. La vicinanza de’ luoghi dava al Manetti agio di f ras/è ri ivi si; perciocché il suo domestico orto era da una sola parete diviso da quel convento, ed egli perciò aprì in quel muro una porta per recarsi più facilmente a coloro che avea scelto a suoi maestri nella filosofia... Faceansi ivi ogni giorno dispute erudite; ogni giorno appendevasi alla parete, o a una colonna l'argomento di cui si’ dovea in quel dì disputare. Era continuo e numeroso il concorso de’ disputanti , fra i quali Giannozzo si distingueva per modo, che niuno poteva resistere agli argomenti da lui prodotti. Questa letteraria adunanza nel convento di S. Spirito avea probabilmente avuta l’origine dalle conferenze che ivi si teneano da Luigi Marsigli dottissimo Agostiniano del secolo precedente, da noi a suo