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PRIMO l5l questo nome io intendo quelle società d’uomini eruditi stretti tra loro con certe leggi, a cui essi medesimi si soggettano, che radunandosi insieme or si fanno a disputare su qualche erudita quistione, or producono e sottomettono alla censura de’ lor colleghi qualche saggio del loro ingegno e de’ loro studj: esercizio che, quando o per adulazione o per impostura non degeneri, come avviene talvolta, dal retto fine per cui fu introdotto, giova mirabilmente e ad eccitare una emulazion virtuosa, e a giugnere più facilmente col vicendevole ajuto che gli uni gli altri si danno, a scoprire e ad imitar la natura. Un solo esempio di cotali accademie abbiam (finora veduto, cioè quella di 11 imi ni istituita da Jacopo Allegretti, la (qual però alla sola poesia era ristretta. Nel secolo di cui scriviamo, se ne vider parecchie, e presso che tutte rivolte non a verseggiare soltanto, ma ad avanzarsi ancora ne’ più serj studj, e a diradare le folte tenebre che ne’ secoli addietro su ogni genere di letteratura si erano sparse. Di queste prendiam qui a ragionare, e intorno alle più celebri and rem raccogliendo le più importanti e le più esatte notizie che ci verrà fatto di unire insieme. Qui però intendiam solo di favellare di quelle che appartengono alle scienze, poichè di quelle che si raccolsero a perfezionar le arti liberali, sarà d1 altro luogo il ragionare. W. La più antica di tutte nel corsodi questo secolo, di cui non parlan gli storici dell’accademie , e che nondimeno non fu inferiore ad alcuna, fu quella che ne’ primi anni di esso si