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148 LIBRO Tanno 1412, questa università; e confermolla pure nell’anno seguente il pontefice Giovanni XXIII, che allora era ivi riconosciuto. Amedeo VIII, primo duca do Savoja e successore in quegli Stati del principe Lodovico, le accrebbe nel 1424 i privilegi e gli onori Ma quattro anni appresso (a) la pestilenza, che menava grande strage in Torino, costrinse l’università a ricoverarsi a Chieri , ove si stette lo spazio di circa otto anni: finchè l’anno 1435, cacciata di là ancora dalla forza del contagio, rifugiossi a Sa viglia no, donde finalmente nel 1437 ritornò all’antica sede in Torino. Lodovico figliuolo e successor d’Amedeo, e il pontefice Eugenio IV le accrebbero con nuovi privilegi nuovo ornamento. Filiberto Pingone, a cui io debbo tutte queste notizie intorno all’università di Torino (Augusta Taurinor. ad an. 1405 et seqq.), accenna un1 altra traslazione che per breve tempo si fece di essa a Moncalicri (b), donde poi l’anno 14^9 fu richiamata a Torino. L’erezione (tf) Deesi anticipare di un anno la traslazione delPuniversità ila Torino a Chieri; perciocché il diploma con cui il duca Amedeo Vili ordinò questa traslazione , pubblicato dulf eruditissimo sig. Vincenzo Malacarne (delle Opere de* Medici e Centrici, ec. /. 1 , p. 102), è segnato da Chainbery a1 13 di marzo del 14a7(//) Nella Biografia Piemontese (t. 2, p 58 , ec.) , si è dimostrato, con autentici documenti, che non sussiste il trasporto dell’università di Torino a Moncalieri, sull’autorità del Pingone da me asserito; e che solo vi fu trasportato il ducale Consiglio. Veggasi anche su ciò la soprallodata opera del sig. Malacarne (t. 1 , p. 114, ec.)