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138 LIBRO è una lettera di Francesco Filelfo a un certo Francesco Occa de’ 30 di aprile del 1446(l. 6, ep. 9), in cui gli scrive che avendolo interrogato Bartolommeo Caccia giureconsulto novarese , chi credesse egli opportuno a istruire nella gramatica e nella retorica e insiem ne’ buoni costumi i giovani di quella città, egli gli avea proposto lui stesso, a cui perciò chiede se possa accettarne l’invito, e quale stipendio desideri. Non veggo che il Filelfo ragioni altra volta di ciò nelle sue Lettere, nè so qual esito avesse l’affare. E niun’altra notizia mi è avvenuto di ritrovare intorno alle scuole di questa città.

XIV. L’università di Ferrara , aperta solennemente nel 13)i dal marchese Alberto, tre anni appresso, per ordine del Consiglio del marchese Niccolò III, era stata chiusa, come si è detto nel V tomo di questa Storia. Ma questo principe era troppo amante delle belle arti per lasciarle lungo tempo neglette e dimentiche; e l'anno 1402 l’università fu riaperta. Eccone la testimonianza di Jacopo di Delaito scrittor di quei tempi (Script. Rer. ital. vol. 18, p. 973): Eodem anno MCCCCII circa festum Sancti Lucae mandato illustris et Magnifici Domini Domini Nicolai Marchionis Estensis reparatum fuit studium in Civitate Ferrariae, et ultra Doctores terrigenas conducti fuerunt Doctores famosi in qualibet scientiae et lecturarum facultate, inter quos principaliter fuerunt Dominus Petrus de A nc barano in legìbus Dominus Antonius de Budrio in Jure Canonico. Item in legibus Dominus Joannes de Imola. Par nondimeno cbe