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PRIMO , 137 Scholares Papiae, Bononiae et Ferrariae studentes desideraverunt de siderant que ibi studium firmari, tamquam in medio itinere sit constituta , annona abundantissima, ac exteris gratissima, et postea vadat qui velit Papiam, et ibi Doctoratus gradum pro modica recipiat impensa , et nullam eis molestiam afferimus, quam Papiensis avaritia ducti afferunt maximam. Ma forse lo stesso Alberto conoscea di chieder cosa che non poteasi ottenere; ed ei fu ben pago di tornarsene a Piacenza con un decreto che confermava a que’ dottori l’antico privilegio; e perciò del suo avversario dice che tibiis , ut ajunt, in pera compositis magno cum dolore et tristitia ad suos rediit Papiae Doctores; e conchiude il racconto col darci la importante notizia ch’egli nel viaggio e nel raggiro di questo affare spese in tutto 21 lire e 1 o denari.

XIII. Io trovo ancora menzione di pubbliche scuole che fiorivano in questo secolo in Novara. E due monumenti ci mostrano che que’ cittadini erano assai solleciti di chiamare ad esse celebri professori. Il primo è I’ Orazione di Guiniforte Barzizza, di cui direm tra’ gramatici, recitata I’ anno i.(3i in Novara in instauratione studiorum, alla presenza del vescovo e del podestà , che si ha alle stampe tra le sue opere (p. 17), e che è come l’introduzione ai libri di Cicerone degli Ufficj , ch’ei voleva spiegare. Perciocchè il veder Guiniforte , uno de’ più celebri professori di questa età, chiamato a quelle scuole, ci fa conoscere eli’ esse erano assai accreditate. L’altra