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i RIMO IO7 XXX11I. Sisto IV, dello prima il Cardinal Francesco della Rovere, savonese, religioso delT Ordine de1 Minori, di cui era stato generale, succedette a Paolo li, 1’anno 1471, e tenne il pontificato per tredici anni. Era egli uomo assai dotto; perciocché, dopo aver fatto i suoi studj nelle università di Pavia e di Bologna, e dopo aver presa la laurea di filosofia e di teologia in quella di Padova , tenne scuola egli stesso nelle tre suddette città, e inoltre in Siena, in Firenze, in Perugia, con fama di professor valoroso. Così racconta l’anonimo autore della Vita di Sisto, pubblicata dal Muratori (Script rer. ital t. 3, pars 3, p. 2054, ec.), che da alcuni credesi lo stesso Platina, il quale aggiugne che i Perugini in contrassegno di stima gli diedero la loro cittadinanza; che appena fu uomo dotto a quella stagione in Italia, che ei non avesse a discepolo; che il Cardinal Bessarione pregiavalo tanto, che spesso voleva averlo presso di sè, e niuna cosa dava alla luce, che da lui non fosse stata esaminata e corretta; che promosse grandissimamente gli studj nel suo Ordine; che ebbe gran parte nella famosa contesa allora eccitatasi sul sangue di Cristo, intorno a che scrisse un’opera, e più altre ancora su altri argomenti teologici e filosofici, che ivi si annoverano. Un uomo dotto sollevato alla cattedra di S. Paolo dovea naturalmente essere protettore de’ dotti. E nondimeno, se crediamo al Diario di Stefano Infessura , pubblicato dal Muratori (ib. p. 1283 , ec.), la cosa andò molto diversamente; perciocchè questo pontefice lii