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SECONDO Go3 Non è per ultimo a omettere un errore del Montfaucon, confutato, ma con altro errore , dal marchese Maffei. Quegli afferma (Diar. ital. c. 3) che Guglielmo fu maestro del Petrarca, e questi a confutarlo si vale della lettera che ei crede scritta dal Petrarca a Guglielmo (Var. ep. 34); da cui raccoglie che Guglielmo era più giovane del Petrarca. Ma la lettera , come abbiam detto, è dello stesso Guglielmo, e pruova anzi la giovanile età del Petrarca che allora in fatti non avoa che quarantini* anni. A provar però, che il Pastrengo non gli era stato maestro, basta il riflettere che il Petrarca non fu mai negli anni della prima sua gioventù a Verona , ove stabilmente abitava Guglielmo, e che nelle molte lettere a lui scritte non fa mai cenno di essere da lui stato nelle lettere istruito. X. L’opera da noi già accennata, che Guglielmo intraprese, fu una generale biblioteca di tutti gli scrittori sacri e profani. Niuno erasi finallora accinto a un tal lavoro; perciocchè S. Girolamo, Gennadio ed altri scrittori somiglianti non avevano parlato che degli scrittori di argomento sacro; Fozio avea trattato sol di que’ libri che gli eran passati per mano; laddove Guglielmo prese a favellare con ordine alfabetico di quanti ei poté rinvenire scrittori d’ogni nazione, d’ogni età e d’ogni argomento da’ tempi più antichi fino a’ suoi. Nè io negherò già che l’opera di Guglielmo non sia troppo lontana da quella esattezza che ad essa si richiederebbe. Ma come sperarlo a’ suoi tempi? Egli stesso conobbe esser ciò non solo difficile, ma impossibile: De illustribus vero gcntilium, 1