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S’-G LIBRO alla sede di Nicosia, e in quella di Padova gli fu surrogato f anno 1406 Albano Michele (Ughell,, Ital sacra t 5 in Episc. Patav.). XXIV. Così continuò per più anni il Zabarella a viver lungi da quegli onori ecclesiastici a cui più volte era stato chiamato. Ma finalmente, l’anno 1410 da Giovanni XXIII fu nominato vescovo di Firenze, e poscia l’anno seguente onorato ancora della porpora , nella quale occasione ei rinunciò il suo vescovado e vi ebbe a successore Amerigo Corsini che fu il primo arcivescovo di quella città (ib. t 3 in Episc. Florent.). Correano allora quei tempi infelicissimi alla Chiesa, quando tre pontefici contendevano insieme sulla legittimità della loro elezione, e mentre tutti i buoni non altro mezzo vedevano a por fine a un tal gravissimo scao® daio, che la spontanea loro cessione, essi non altro cercavano , che di stabilirsi sempre più fermamente sul capo il vacillante triregno. Il cardinale Zabarella fu uno de’ più solleciti nell’adoperarsi a render la pace alla Chiesa; al qual fine recossi di mezzo verno, come riflette il Vergerio, alla corte dell’imperator Sigismondo, perchè ei fissasse il luogo ove tener si dovesse il concilio generale. Fu a tal fine prescelta la città di Costanza, e il Cardinal Zabarella colà recatosi, vide ivi7 dice il Vergerio, a un tempo solo tanti che in diversi tempi aveva avuti a scolari, e che pel loro sapere erano stati a gran ii onori sollevati, da tutto il Mondo raccolti in un luogo medesimo, sicchè a ragione ei potè a gloriarsi sopra tutti coloro che iute fi* vennero al Concilio , di aver generati tanti figli