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§74 LIBRO il Panciroli, ma prima in Firenze. Così racconta il Vergerio, diceiulo eli’egli avcalo in quelit i citlh conosciuto circa 30 anni innanzi, cioè verso il 1387, mentre Francesco vi spiegava il Diritto canonico, e ch’egli avea saputo coimI ciliarsi talmente l’amore e la stima di que’ ciu ladini, che essendo in que’ tempi vacato que| f vescovado, egli era stato, benchè in età assai giovanile, da essi prescelto ad occuparla; ma avendo il pontefice già nominato un altro. il loro desiderio non ebbe effetto. Siegue a dire il Vergerio, che avendo egli avuto a suo mak slro Francesco, gli divenne poscia famigliare j per modo, che sempre sperimentollo padre amantissimo; che avendo Bonifazio l\ <lii^T mato il Zabarella a Roma per consultarlo sul modo onde finire lo scisma , il prese secofl compagno nel viaggio; che allor corse voce che Bonifacio volesse onorarlo della sacra por porta ma che mostrandosi questo pontefice più bra^ nioso di conservare il papato clic d i termi naia lo scisma, i consigli di Francesco non gli fui ron molto graditi, e questi perciò partissi da, Roma senza ottenere alcun frutto dal suo vi agl gio. D’allora in poi , come siegue a narrare lo stesso Vergerio, il Zabarella fissò in Padova il suo soggiorno , ed ivi prese a interpretare il Diritto canonico. Il Vergerio , che avealo sempre seguito, ivi sotto gli auspici di esso prese la laurea a’ 7 di marzo del come provasi dal monumento allegato dal Muratori Script. rer. ital. vol 16, p. 111). La fama in cui egli era non sol di dottissimo canonista, ma a ir I cor di eccellente oratore, fece ch’egli fossi I