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55 \ trono XV. Dopo la morte de’ canonisti finor nomi, - nati. ebbe gran nome in Bologna Pietro d Anca, rano nalio di un castello di questo nome pressoi a Montefiascone in Toscana , o più verisimiL mente di Orvieto , e antenato della famiglia. Farnese, come si pruova con ottimi monumenti addotti dal co. Mazzucchelli (Script. ital. t. 2,^ par. 3, p. 674, nota 3), ove ancora si mostra, eli’ ci fu figliuolo di Gian Niccolò detto ancora Gian Cola, e che fu scolaro di Baldo. L’Ali dosi afferma (Dott. boi di leg.pag. 191) che l’anno 1384 egli era in Bologna giudice e vicario di Roberto] Camporini da Ascoli podestà, e il co. Mazzuc-J elicili aggiugne che verso il medesimo tempo] ei fu professore in quello Studio (a). Ma in primo] luogo, secondo l’antica Cronaca latina, il Camporini fu podestà in Bologna non Fanno i3S j, ma il precedente (Script. Iier. ital. voi. 18J p. 194)• E inoltre io non trovo alcun inonu-j mento che ci persuada che Pietro di questi] Legnano merita di esser letto il diligente articolo che ci ha dato il sig. conte Giovanni Fanluzzi (Scria. lolognA t. 5, p. 28). (n) Il suddetto sig. conte Fantuzzi ha con autentici monumenti provato che veramente Pietro d’Ancarano era nel 1384 giudice del podestà Camporini, e pro-j fessore del Sesto delle Clementine (Scritt, bologn. t,1 p. 230, ec.). Egli ha ancora provato che non fu l’Ancarano professore in Padova nel 1385, ma solamente trattossi, benchè senza effetto, di condurvelo nel 1412 che nell’impiego di consultore della Repubblica veneta I egli era fin dal 1387; e ch’ei veramente morì a’ 13 di maggio del 1416, e ci ha date, intorno alla vita e allei opere di esso e al Collegio da lui fondato , più altre] esatte notizie.