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TERZO 985 lascio che ognun vegga presso lui le ragioni che addurre si possono a provar che Simone fosse, o non fosse scultore. Questo scrittore al principio del III tomo delle sue Memorie ha fatto incidere in rame le suddette due tavolette; e riflette ottimamente, scherzando, che se Laura fosse veramente stata qual questo marmo ce la rappresenta, difficilmente avrebbe potuto risvegliare sì grande amor nel Petrarca (a). IX. Questi due pittori meritavano più distinta menzione, perchè ebber la sorte di avere a lor lodatore il Petrarca. Quanto agli altri, io lascio che ognun ne vegga le Vite presso i due più volte nominati scrittori, il Vasari e il Baldinucci. Fra essi più celebri sono Stefano fiorentino che, secondo il Vasari (t. 1 , p. 3.{8), superò il medesimo Giotto, Pietro Laurati sanese, Buonamico Buffalmacco, famoso per le pitture non meno che pe’ suoi piacevoli scherzi narrati in più loro Novelle da Franco Sacchetti e dal Boccaccio; Taddeo Gaddi fiorentino , Tommaso detto Giottino , Duccio sanese, il quale , come narra il Vasari (l. cit. p.), fu il primo che mostrasse il modo di fare nei (a) Si debbono a questi aggiugnere parecchi pittori napoletani di questo secolo, coinè Filippo Tesauro, maestro Siinone , Gennaro di Cola, ec., le cui Vile si posson vedere nell’opera del Dominieis su questo argomento, e in quella piti volle citata de 1 sig. Pietro Napoli Signorelli (t. $,p. ii4> ec.). Fioriron poscia alquanto più tardi Colantonio del Fiore , e Antonio Solario $0prannomnto il Zingaro , i quali a ben giusto diritto si posson annoverare tra’ più illustri piltori che sulla fine del xiv e sul principio del xv secolo avesse 1’Italia (ivi, p. 168, ec.).