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SECONDO 551 Alter Aristoteles, Hippocras, et Tolomaei Signifer, otqne hacres novrr.it Astra poli. Abstulit hunc nobis inopinae syncopa mortis. Heu dolor] hic mundi portus et aura jacet. XI\r. Io lascio altre circostanze men certe della vita di questo celebre canonista, che si posson vedere presso il Panciroli e presso l’Argelati. La gloria di essere stato non solo in questa, ma in altre scienze ancora eccellente, e singolarmente nell’astronomia, che abbiam veduta a lui darsi nella riferita iscrizione, confermasi ancora da Giovanni Garzoni nella sua operetta altre volte da noi citata de dignitate Urbis Bononiae y in cui fa del Legnano questo magnifico elogio: Non desunt, qui ipsum affirment multam operam in Astrologiam contulisse, futuraque denuntiasse. Haec me in eam sententiam impellunt, ut existimem, aetatem illam Joanne de Lignano nihil vidisse praestantius. Qui Astrologiam atque Oratoriam cum Juris Civilis Scientia conjunxisset, nullum me vidisse memini. Adde rerum humanarum peritiam, quae tanta in eo fuisse fertur, ut qui consilii sui participes fuerant, ipsis optata contingerent (Script. Rer. ital vol. 21, p. ìi(ii). lo vorrei lusingarmi per onor del Legnano, che s’ei si accinse per astrologia a predir l’avvenire, ciò non fosse che delle ecclissi e di altri celesti fenomeni, che si possono prevedere, e ch’ei non fosse sì sciocco che si lasciasse abbagliare dalle follie astrologiche. Ma un codice ms. che conservasi nella Gaddiana in Firenze, citato dall’esimio matematico l’ab. Ximenes (Del Gnomone Jiorent. intro d.\ p. 67), me ne muove qualche