Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo V, parte 2, Classici italiani, 1823, VI.djvu/463

TERZO 967 queste Prediche, quanto sono pregevoli per la purezza della lingua toscana, altrettanto son prive di quella forte e robusta eloquenza che era propria degli antichi oratori, e che in questi ultimi secoli è stata da alcuni con si felice successo tradotta dal foro al pergamo/

Capo V.

Arti liberali.

I. Le repubbliche italiane nel secolo precedente avean gareggiato a vicenda nel promuovere e nel fomentare le belle arti, e nelle lor fabbriche singolarmente avean fatta pompa di una sì splendida magnificenza, che potea destare maraviglia ei’invidia ne’ popoli confinanti. 11 cambiamento di governo, che in questo secolo accadde, per cui molte delle provincie d’Italia divennero soggette a’ principi, o da esse spontaneamente acclamati a loro signori, o giunti colla potenza e coll’armi ao’ottenerne il dominio, non solo non pose freno a tal lusso, ma sembrò anzi accrescerlo vie maggiormente. I nuovi sovrani bramosi di far pompa della loro grandezza, e di tenere con essa in rispetto i sudditi, e in timore i nemici, intrapresero opere ee’edifici di sì gran mole, che anche al presente si veggono con istupore, e ci fan confessare che se noi superiara di molto i nostri maggiori nella finezza del gusto, siam loro di lunga mano inferiori in grandezza c in magnificenza. Io verrò additando, come per saggio, alcune delle grandi