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TERZO f)4-r> udita avea del profondo sapere di cui egli era dotato, e per cui veniva creduto uno degli uomini insigni di quella età, e fra essi ancora un de’ primi. L’ab. Mehus accenna ancora Vita Ambr. camald. p. 252) alcune lettere inedite da Coluccio scritte a Donato, e una tra l’altre, in cui con lui si rallegra che sia stato eletto alla dignità di cancelliere del marchese Niccolò III d’Este, di cui prima era stato maestro. In fatti di questi due onorevoli impieghi da Donato avuti, si fa menzione negli Annali Estensi di Jacopo Delaito, pubblicati dal chiarissimo Muratori, affanno i3j)8 (Script Rer. itaL vol. 18, p. 933): Item officio Cancellieratus loco Bartholomaei de la Mella praefecit Magi strimi Donatimi de Casentino, qui pracceptor suus fiwrat. In qual anno Donato, abbandonata Venezia, si recasse a Ferrara per istruirvi nelle lettere il marchese Niccolò, non trovo chi ne faccia menzione (a). Solo sappiamo, e il pruova il P. degli Agostini (Scritt venez. t. i , p. 4) colf autorità di un codice a penna che si conserva presso i PP. Riformati di Trevigi, che per ordine di questo principe ei recò (a) Donato era in Ferrara almen fin dall’anno sotto il qual anno, in una carta de’ 9 di giugno, egli è nominato Magis ter Ponalu* de Casentino Doctor Gramaticae, e annoverato con alcuni altri tra’ famigliari del marchese Niccolò III. Anche in un1 altra de1 9 di settembre del 1397 abbiamo un contratto fatto in Ferrara presente circumspectu et bon. viro Magistro Donato de Casentino professore in Grammaticali bus «1frascripti D. Marchionis (cioè del suddetto Niccolò III) cive et habitatore Ferrane in contrata bare banali uni, et*. Questi due documenti conservansi nel segreto archivio Estense.