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C)3G LIBRO quell’anno io non ne veggo memoria alcuna. L’Orlandi, seguito dal co. Mazzucchelli (Scritt ital t 2, par. 2, p. 852), gli attribuisce l’Arte di formare i Latini e l’Epistole citata dal Ghirardacci. Ma questi, come abbiamo veduto, afferma ch’ella era opera di Giovanni di Buonandrea. V. Ma niuno, tra’ professori bolognesi di questo secolo, superò in fama e in onore Pietro da Muglio. L’ab. de Sade, di lui favellando, dice (Mètn. pour la vie de Petr. 13, p. 631) ch’egli era bolognese di patria, ch’erasi ammogliato a Venezia, e che in questa città facea scuola di rettorica, dopo averla tenuta per alcuni anni a Padova. E quanto alla patria di Pietro, è certissimo ch’ei fu bolognese, come vedremo da più monumenti che si dovranno accennare. Ch’ei prendesse in moglie una Veneziana, sembra,ugualmente certo, poichè abbiamo una lettera che il Petrarca scrissegli da Venezia (Senti. I. ep. 3), intitolata Petro Bononiensi, in cui gli significa il suo dispiacere, perchè essendo ivi venuta per ritrovarlo in casa la suocera dello stesso Pietro, i suoi servidori aveanla rimandata, dicendo che il Petrarca dormiva. Ma quanto alla scuola da lui tenuta in Venezia, non so qual pruova possa addurne l’ab. de Sade. Anzi è certo che appunto nell’anno 1363, in cui egli dice che era maestro in Venezia , questi trovavasi a Padova. Così raccogliam da una lettera che il Petrarca scrisse ragguagliandolo delle feste che in quell’anno si erano celebrate in Venezia per le vittorie riportate sopra i ribelli di Candia. Benchè, gli