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884 LIBRO Priapo, i quali perciò sono stati ommessi nella raccolta delle sue poesie. Quindi il Mussato gli scrive una epistola in versi elegiaci (ep. n) 9 scusandosi e difendendosi, come può meglio, contro i rimproveri di Giovanni. VI. Nelle poesie del Mussato troviamo ancora menzione di un altro poeta a que’ tempi famoso , cioè di Benvenuto de’ Campesani vicentino. che da Guglielmo da Pastrengo vien detto Poeta et Scriba mirabilis (De Orig Ber. p. 16). Egli avea fatto un poema in lode di Can Grande della Scala, all’occasione dell’espugnar ch’ei fece Vicenza, e in essa avea insultati i Padovani nemici di Cane. Quindi un certo Paolo Giudice soprannomato dal Titolo richiese Albertino , che gli facesse risposta , e difendesse fon or della patria. E il fece egli in fatti, scrivendo al medesimo Paolo una lettera in versi esametri (ep. 17), che non è certo molto onorevole a Cane. Questo poema del Campesano non ci è pervenuto, ma i versi con cui il vicentino Ferreto ne pianse la morte, invitando anche il Mussato a fare il medesimo, e che sono stati pubblicati dal Muratori (Script. Rer. ital. vol. 9, p. 1183 , ec.) , ci fan conoscere ch’egli era avuto in conto di uno de’ più eleganti poeti che mai fosser vissuti al mondo. Lo stesso Ferreto era egli ancora poeta, come raccogliesi non solo da’ sopraccennati versi, ma da un poema ancora eli’ egli scrisse sull’Origine della famiglia degli Scaligeri, dato alla luce (dal Muratori (ib. p. 1197), e scritto in uno stile alquanto tronfio, a dir vero, ma che ha nondimeno gravità ed eleganza maggior di quella