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866 LIBRO Quadrio fa menzione (t 6, p. 429, ec.) di un altro codice che se ne ha nel monastero di S. Ambrogio in Milano, al fin del quale se ne fa autore il Boccaccio: il che però mostra egli stesso non potersi credere in alcun modo, essendo troppo evidente dal poema medesimo, clic f autore fu veneziano. Finalmente in argomento sacro si esercitarono Neri di Landocio, che in versi volgari descrisse la Vita di Santa Caterina di Siena, di cui era stato segretario, la qual Opera è stata pubblicata dal Gigli fra quelle della medesima Santa (t. ’ 1 , par. 2), e il Cardinal Luca Manzuoli fiorentino dell’Ordine degli Umiliati, che, per testimonianza del medesimo Gigli e di altri, scrisse in versi volgari alcune cose ad essa attinenti. Di questo cardinale io ho parlato stesamente in altra mia Opera (Vetera Humiliat. Monum. t. 1, p. 260, 290), ove ho ancora addotte le ragioni che mi persuadono di’ ei non sia l’autore di una traduzion di Lucano in ottava rima, come ha pensato il Quadrio (t 6, p. 170); la qual però, secondo l’osservazione di Apostolo Zeno (Note alla Bibl. del Fontan. t 1 , p.,285), è tutt’altro che una traduzion di Lucano, ma è anzi un rozzo accozzamento di storia e di favole , in cui talvolta vien citato Lucano (a). (a) A questi poeti sacri un altro ne aggiugnerò che da niuno, ch’io sappia, è stato finor conosciuto, benchè, a dir vero, non abbia gran diritto ad esser recato alla luce. Egli è il frate Enselmiuo da Monte Belluna degli Eremitani di S. Agostino, di cui presso il ch. signor Giacomo Biancani, professore di antichità nell’Istituto dì Bologna , conservasi un codice cartaceo in folio ,