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850 LIBRO scienze. Egli morì in età giovanile, e il Petrarca ne fu sì a (Ili Ilo, che infermossi egli stesso, e ne fu vicino a morire (l. 4, ep 5). L’ab. de Sade racconta (t. 2 , p 24) ch’ei morì in Messina l’an 1341 , al ritorno d’un viaggio che egli avea fatto a Lombes, per passarvi qualche tempo con quel vescovo Jacopo Colonna, e che questo viaggio avealo impedito di esser presente in Roma alla coronazion del Petrarca. Così scrive ancora il Mongitore, e questi è degno di scusa, perchè non ha avvertito che molte lettere dal Petrarca erano sol per errore dirette a Tommaso. Ma io non so intendere come l’ab. de Sade che ha scoperto quest’errore, abbia potuto ciò affermare. Il fondamento di tal racconto è appunto una di queste lettere, che per errore è diretta a Tommaso, in cui il Petrarca si duole con lui (Op. t 2, p. 1252) che essendo venuto a Roma per ricevervi la laurea, e sperando ivi di rivederlo, abbial trovato già partito per Lombes. Or l’ab. de Sade, il quale avea già osservato (t 1, p. 428) che le lettere in cui il Petrarca chiede consiglio se debba ricever la laurea in Roma, o in Parigi, furono scritte non già a Tommaso, ma al Cardinal Colonna, non ha egli avvertito che in questa lettera il Petrarca dice di essersi determinato per Roma pel consiglio del fratello di colui a cui scrive: ingenti ante alios fratre tuo suasore et consultore; e che perciò essa fu scritta non a Tommaso, ma al vescovo di Lombes, fratello del cardinale, il quale di fatto era partito da Roma, prima che vi giugnesse il Petrarca?