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83o LIBRO raltro. Perciocché la lettera del Petrarca al Boccaccio (Senil.l. 3, ep. 1), che dal co. Mazzucchelli si cita come scritta dopo il 1348 (l. cit. p. 1322 , nota 49)? hi cui lo chiama suo amico antico, fu certamente scritta l’anno 1363, poichè in essa dice che correva allora il decimosesto anno dopo la famosa peste del 1348. Ma assai più stretta dovette f amicizia lor divenire l’anno 1351 in cui il Boccaccio fu da’ Fiorentini mandato a Padova a recare al Petrarca la sì onorevole lettera , da noi riferita altrove, con cui essi rendeangli i paterni suoi beni, e insieme invitavanlo caldamente ad onorare di sua presenza la novella loro università. D1 allora in poi frequenti furon le lettere fra i due amici, e niuna cosa vi ebbe più tra essi segreta ed occulta; e dovrem vederne una chiara pruova frappoco. Or ci convien raccogliere ed ordinare, colla maggior diligenza che ci sia possibile, l’epoche principali della vita di questo illustre scrittore, e le onorevoli ambasciate in cui fu adoperato, nel che parmi che ci lascino desiderar qualche cosa que’ che sinora ne hanno trattato. XLI. La sua gita a Ravenna deesi ad ogni altra antiporre per riguardo al tempo. Ch’ei fosse mandato da’ Fiorentini loro ambasciadore in Romagna, ricavasi da un codice di quella repubblica, scritto l’anno 1350, e citato dall’ab. Mehus (Vita Ambr. camald. p. 267), in cui si nomina: Dominus Johannes Boccacci olim Anibajciator trans missus ad partes Romandiolae. Le quali parole ci mostrano che ciò accadde qualche tempo prima del 1350. Or io penso che quest* ambasciata sia quella a cui