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TERZO 795 ce F hanno rappresentata come zitella non molto sollecita del suo decoro, e hanno scritto che Clemente VI cercasse d’indurre il Petrarca a prenderla in moglie; poichè dai monumenti pubblicati dall’ab. de Sade evidentemente raccogliesi eh1 ei non prese ad amarla, se non dappoichè ella era già unita in matrimonio a Ugo de Sade. Il Petrarca ne ebbe la trista nuova a’ 19 di maggio, mentre trovavasi in Parma. Ed è facile a immaginare qual dolor ne provasse. La seconda parte delle sue Rime ne fa testimonio, e un’altra memoria ne volle egli lasciare nelle parole che pose in fronte al celebre suo codice di Virgilio, che or conservasi nell’Ambrosiana in Milanoj monumento di cui alcuni han voluto rivocare in dubbio l’autorità, ma che non dee punto sembrare dubbioso dopo la testimonianza di molti prefetti di quella biblioteca, e singolarmente dell’eruditissimo Sassi (Hist Typogr. mediol. p. 377), e dopo le ragioni lungamente recatene dall’ab. de Sade (t 1, not p. 50, ec.). Benchè esso si legga in molti scrittori della Vita del Petrarca, parmi però di non doverlo qui omettere; e io mi varrò dell’edizione fattane più esattamente di tutti, sullo stesso originale, dal sopraccitato Sassi\ Laura propriis virtutibus illustris, et meis longum celebrata carminibus, primum sub oculis meis apparuit sub primum adolescentiae meae tempus anno Domini m. ccc. XXVII die vi mensis Aprilis in Ecclesia S. Clarae A vintone hora matutina. Et in eadem Civitate, eodem mense Aprili, eodem die VI eadem hora prima, anno autem m. ccc.VIII ab hac luce lux illa subtracta est, cum ego forte tiuic