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nn 4 LiDKO E io son ben lungi dal credere che o egli tentasse mai cosa che offender potesse l1 onestò di Laura, o questa gli corrispondesse in modo che a virtuosa matrona non convenisse. Ma che r amor del Petrarca fosse una vera e impetuosa passione che ne agitava l’animo, e ne turbava continuamente la pace, non può rivocarsi in dubbio da chiunque legga, non dirò già le poesie , nelle quali potrebbe credersi eli’ ei volesse poeticamente scherzare, ma le sue Lettere e le altre opere latine, nelle quali parla seriamente, e sinceramente espone lo stato dell’animo suo. Egli è ben vero che il Petrarca medesimo si lusingava che il suo amore fosse innocente j e eli’esso anzi gli avesse giovato non poco a sollevarsi coll’animo al Cielo c a Dio; ed anche nella sua lettera alla posterità chiama il suo amore veementissimo , ma unico ed onesto (t i Op.). Ma egli stesso poi è costretto a concedere che questa non era che una lusinga; e che il suo amore era ben lungi dall’essere così virtuoso , coni’ ei pretendeva. E non si può leggere senza un dolce senso di tenerezza il terzo che la sempre nominata , et non morirà mai. Et questo è quanto al corpo; po’ li ha fatto tante limosine, et facte dire tante Messe et Orationi con tanta devotione, che s’ella fosse stata la più cattiva femina del mondo, C avrebbe tratta dalle mani del Diavolo, benchè se raxona, che morì pure santa. Così nel codice cartaceo, a cui è conforme V altro in pergamena , se non che vi è alquanto più corretta l’ortografia. E vuolsi avvertire che è questo, per quanto io sappia, il sol monumento da cui raccolgasi che il Petrarca, dopo la morte di Laura , procurasse divotamente di suffragarne V anima con limosine e con Messe.