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TERZO 767 Virgilio e la Rettorìca di Cicerone, li die’ sorridendo al figlio, e, tienti questi, gli disse, per sollevarti qualche rara volta nel leggerli. L’abate de Sade ci vorrebbe far credere (p. 44) Petracco a tal fine venisse a bella posta da Avignone a Bologna. Ma chi mai gli può credere che perciò solo egli intraprendesse si lungo viaggio? Per altra parte il Petrarca non dice ove tal fatto accadesse; e il Villani ne parla in modo che sembra indicarne la scena, come è in fatti assai più probabile, in Montpellier. XXL Giunto a’ ventiduc anni d’età, cioè l’anno 1326, il Petrarca tornò da Bologna ad Avignone. L’ab. de Sade arreca per principal motivo la morte prima di Eletta sua madre, poscia di Petracco suo padre che un anno dopo le tenne dietro (p. 53 , 54). Io non so ov1 egli abbia trovata l’epoca di queste morti. È bensì certo cheamendue morirono verso questo tempo, poichè il Petrarca dice che dopo la loro morte abbandonò gli studi legali: il che accadde appunto in quest1 anno. Ma a me sembra più verisimile che Petracco morisse mentre Francesco era ancora in Bologna , e che egli tornato allora in Avignone , assistesse non molto dopo alla morte di Eletta. Ei certamente ne’ versi con cui formonne l’elogio, ci parla in modo che parmi troppo evidente a persuadercene. Versiculos tibi nunc totidem , quot praebuit annos Vita, damus; gemitus et caetera digna tulisti, Dum stetit ante oculos feretrum miserabile nostros, Ac licuit gelidis lacrimas infundere membris. Carm. l. 1 , ep. 7. Avrebbe egli il Petrarca così parlalo , se ei fosse